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Il
progetto
“Scuola
in
fattoria”
ha il
proposito
di
riavvicinare
le
giovani
generazioni
al mondo
agricolo,
alla sua
storia,
alle sue
tradizioni,
alla sua
cultura,
alle sue
molteplici
funzioni
volte a
migliorare
la
qualità
della
vita.
Il mondo
della
scuola,
in
maniera
diffusa,
riconosce
all’agricoltura
un ruolo
importante
nel
processo
formativo
dei
bambini.
L’agricoltura
è il
laboratorio
vivente
dove
manualità
e
fisicità
possono
esprimersi
compiutamente:
dove si
apprende
facendo.
Oggi i
giovani,
nella
stragrande
maggioranza,
hanno
difficoltà
ad
identificarsi,
ad
elaborare
soluzioni
e scelte
autonome:
mangiano
tutti le
stesse
cose,
vestono
allo
stesso
modo……..non
hanno
radici
forti e
profonde
con cui
sostenersi
nei
momenti
difficili.
Con la
proposta
di
conoscere
e
sperimentare
direttamente
odori,
sapori,
colori,
suoni e
sensazioni
diverse
dal
vissuto
quotidiano,
l’agricoltura
può
fornire
un
notevole
contributo
alla
formazione
di
quell’impronta
o
sedimento
culturale
(imprinting)
sempre
più
importante
per i
futuri
cittadini
del
mondo.
Attraverso
la
frequentazione
del
mondo
agricolo
i
giovani
possono
comprendere
valori
fondamentali
per la
loro
vita che
la
quotidiana
presenza
e la
sopravvalutazione
dei
computers
e
televisione
hanno
annullato;
in
agricoltura
è vivo e
quotidiano
il
concetto
dei
tempi
del
divenire,
dell’esistenza
di un
tempo
per
seminare
ed un
tempo
per
raccogliere;
la vita
delle
piante e
degli
esseri
viventi
è fatta
da un
tempo
per
nascere,
un tempo
per
crescere
ed un
tempo
per
morire.
L’agricoltura
insegna
che non
si può
avere
tutto
subito
ma che
l’attesa
di
eventi e
di cose
è
l’essenza
stessa
della
vita.
L’agricoltura
fa
recuperare
ai
giovanissimi
il
concetto
di
stagionalità
(completamente
cancellato
dai
messaggi
pubblicitari
e dalle
offerte
della
rete
commerciale),
conducendoli
ad
assumere
quelle
informazioni
necessarie
a
renderli
consumatori
consapevoli.
Attraverso
questa
esperienza
migliaia
di
bambini
possono
imparare,
sul
“campo”,
cos’è lo
sviluppo
sostenibile,
il
rispetto
per
l’ambiente,
possono
apprendere
i
principi
fondamentali
di una
sana e
corretta
alimentazione.
Con il
consumo
quotidiano
di
alimenti
industriali,
infatti,
che
hanno lo
stesso
sapore,
la
stessa
consistenza,
e che,
attraverso
l’offerta
di
giochi,
trasformano
lo
stesso
cibo in
gioco, i
bambini
ignorano
il
valore
ed il
piacere
dell’alimentazione.
Si
alimentano
deglutendo,
non
masticando,
sino a
diminuire,
come
recentemente
accertato
scientificamente,
la
funzionalità
dell’apparato
dentale.
In molti
casi,
nel
periodo
adolescenziale,
anche in
funzione
di
questo
rapporto
sbagliato
sviluppato
nell’infanzia
con il
proprio
corpo e
con il
cibo,
sono a
rischio
di
obesità,
anoressia,
bulimia.
Infine,
ma non
ultimo
nel
processo
formativo,
nell’azienda
agricola
mentre
si "impara-facendo"i
bambini
possono
giocare
e
sporcarse,
correre
e sudare
,
gridare
e
stancarsi.
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